Se sei capitato/a su questa pagina forse sei una persona appassionata di psicologia o forse ti trovi ad attraversare un momento di difficoltà.

Nel secondo caso probabilmente stai attraversando uno di quei momenti della vita in cui sei chiamato a ritrovare un nuovo equilibrio.

Ecco qualche informazione in più per consentirti di valutare se ti posso essere d’aiuto.

Spesso si rivolgono a me persone che sono in un momento di stallo, si sentono bloccate in una vita che non le rappresenta più e non le rende felici.

Può essere che siano in equilibrio, nella famosa zona di comfort, ma in uno stato che non le soddisfa più, oppure può essere che quell’equilibrio l’abbiano perso perché è successo qualcosa, un inciampo, una separazione, un lutto che ha rimesso in discussione tutte le loro certezze, convinzioni e comportamenti appresi, adeguati in passato e a volte anche vincenti ma che ora, però, si rivelano inadatti.

L’equilibrio è quindi qualcosa di dinamico, che si perde e che si ristabilisce più e più volte lungo l’arco della vita di ogni individuo, perché l’individuo non è mai fermo ma in continuo cambiamento, come anche il mondo che lo circonda. e pertanto necessita di riassestarsi svariate volte nel corso dell’esistenza e a volte, per poterlo fare, può aver bisogno di (ri)connettersi con sé stesso e (ri)conoscersi.

Ritrovare l’equilibrio sarà più facile e veloce per chi è ben consapevole di sé e delle proprie risorse e dei propri modi di reagire perché potrà valutare di volta in volta se le proprie risposte siano adeguate alle novità che incontra o se sia necessario acquisire nuove competenze ed esplorare nuovi comportamenti.

La Mente in tutto ciò ha un ruolo molto importante perché, assieme al corpo che percepisce e alle emozioni che reagiscono, se sufficientemente consapevole, ha il compito di elaborare ed orchestrare le informazioni che riceve al fine di rendere possibile una reazione adeguata al contesto e alla situazione.

In caso contrario potrà accadere, per esempio, che le emozioni prendano il sopravvento e ci si arrabbi esageratamente per un evento o con una persona, che si provi un’ansia bloccante oppure ancora ci si senta tristi apparentemente senza averne motivo (agli occhi degli altri) oppure per un periodo troppo lungo in proporzione all’evento che ha scatenato tale tristezza.

Quando la mente non è in buon contatto con il corpo e con le emozioni, la persona potrebbe rimanere imprigionata nei propri pensieri, tendere a generalizzare o a darsi spiegazioni prestabilite e obsolete per paura di vivere il momento e di lasciarsi coinvolgere nel tentativo, spesso inconscio, di evitare di risperimentare antiche ferite. In questo caso le relazioni potrebbero risentirne, risultando insoddisfacenti, spesso fallimentari, portando con sé la sensazione di dare molto di più di quanto si riceva in cambio oppure di seguire sempre lo stesso copione, come se fosse prestabilito e inevitabile.

Questi sono solo alcuni dei motivi che possono portare una persona a chiedere un sostegno psicologico.
Se ritieni che sia arrivato per te il momento di chiedere un supporto o anche semplicemente chiarirti le idee sul fatto di poterne avere o meno bisogno, inviami un messaggio compilando il form e prenota il tuo colloquio gratuito. Valuteremo assieme se e che tipo di percorso intraprendere.

Intanto, se ti va, puoi dare un’occhiata ai vari percorsi possibili e leggere alcune testimonianze di pazienti che ho avuto il piacere di accogliere, ascoltare e accompagnare per un pezzettino del loro percorso di vita. Vedrai, così, cosa è stata la terapia per loro.

Per il momento… un caro saluto.

Gordana